La questione è all’ordine del giorno del prossimo comitato per l’ordine e la sicurezza Nato nel maggio del 2012 a seguito dell’occupazione dell’ex motorizzazione di via Nola.
Offre più di dieci diverse attività sportive – dal kickboxing alla capoeira – ma non è una palestra. Propone lezioni di tedesco e chitarra, ma non è una scuola. Organizza eventi per bambini, ma non è una ludoteca. Perché è anche un bar, un’osteria, una biblioteca, uno sportello psicologico, un mercato contadino, una radio e tanto altro ancora. È SCuP, ossia un centro di sport e cultura popolare nel cuore del quartiere San Giovanni. A quasi tre anni dalla sua nascita, questo spazio autogestito, frutto della prima occupazione a scopo sportivo della Capitale, è diventato un punto di riferimento che offre servizi di alto livello a prezzi popolari. «Questo progetto – confermano i suoi promotori – presenta oggi un profilo più definito». Eppure «si trova in un momento cruciale della sua vita», perché «lo sgombero di SCuP è all’ordine del giorno del prossimo comitato per l’ordine e la sicurezza».
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