È nata nove anni fa in Italia, ma la legge la considera ancora una straniera. La Federnuoto l’ha esclusa. Storia di un sogno infranto. Zaia: «Serve un segno di civiltà».
È nata a Camposampiero (Padova), ha nove anni e da due fa parte del team di nuoto sincronizzato. Questa ragazzina è davvero brava, ha, come si suol dire, stoffa: una vera promessa dello sport. Ma il suo resterà solo un sogno impossibile da coronare: perché è nata da genitori nordafricani, non è cittadina italiana. Un requisito fondamentale per la Federazione Italiana Nuoto, sul quale non si può transigere e che le ha dato lo stop alle gare, agli allenamenti, a tutto il suo piccolo mondo. Ed è così che il suo sogno, a nove anni, cozza e si frantuma contro il muro della Legge.
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