Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

mercoledì 4 gennaio 2012

Il miracolo del Circo Corsaro: bimbi rom e di Scampia insieme

La scuola di circo napoletana raccoglie quasi cento giovani provenienti da realtà disagiate. Ma i fondi sono sempre meno. Esibizioni in programma al festival internazionale Circomondo.
Lo sfondo è quello delle Vele, il dettaglio in primo piano quello di acrobati, giocolieri e clown, che intrecciano le esibizioni tra un tendone ad un passo dalle Vele e i palcoscenici patinati del centro di Napoli. Esistenze al margine, condannate a poche o nessuna possibilità, vittime di un presente che non è stato scelto, ma che rischia di annullare il futuro. Ragazzi dei campi rom e ragazzi di Scampia insieme. E' il miracolo del Circo Corsaro di Napoli, la scuola di circo che raccoglie allievi provenienti dai campi rom dell'hinterland napoletano e allievi dei quartieri più degradati della città partenopea (Scampia e Chiaiano in primis) per un totale di quasi 100 giovani allievi circensi. Il circo entra nelle loro vite per arrivare lì dove le istituzioni falliscono e il futuro lascia poco spazio all'immaginazione. Giovani italiani e rom imparano quotidianamente discipline come giocoleria, acrobatica, equilibrismo, clownerie, acrobatica aerea su trapezio e tessuti, seguendo corsi per diverse fasce d'età. I bambini e i ragazzi si sono impegnati nelle varie abilità, scegliendo quella che meglio si adattava al proprio modo di esprimersi. A ognuno, il circo ha trasmesso il rispetto delle regole, degli altri e del gruppo. Tra gli obiettivi principali c'è soprattutto la difficile convivenza tra ragazzi e bambini di diversa provenienza territoriale ed etnica.
- continua su http://www.napolicentro.eu/

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