Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

domenica 27 marzo 2011

In Emilia Romagna cresce lo sport per i disabili psichici

Dall'orienteering alla subacquea, la Uisp censisce le attività per disabili psichici presenti nei comitati dell'Emilia Romagna. Belluzzi: "Estendere il diritto allo sport è da sempre il nostro obiettivo".
Crescono le attività sportive per i disabili psichici. La Uisp Emilia Romagna (Unione italiana sport per tutti) dedica l'ultimo numero della sua rivista Area Uisp a censire le attività sportive per persone con disagio psichico che si svolgono nei vari comitati della regione. Ne emerge un panorama ricco e innovativo. "Il nostro obiettivo - spiega Paolo Belluzzi, capo della commissione Diverse abilità - è l'estensione del diritto allo sport a tutte le persone, senza distinzione alcuna per estrazione sociale, situazione economica o problemi psico-motori".
Ogni provincia ha una propria programmazione particolare, con attività corsistiche che spaziano fra le più differenti attività sportive. A Bologna vengono organizzati soprattutto attività in acqua, negli impianti di Borgo Panigale e all'Arcoveggio, ma anche il progetto sull'orienteering, di prossima attuazione, sembra essere interessante. Si tratta di un percorso urbano da fare con l'aiuto di una bussola e di una cartina topografica, destinato a undici ragazzi con disagio relazionale-comportamentale e patologie psichiatriche. Molto attiva anche la provincia di Imola, che ogni anno organizza "Oltre la siepe", rassegna che promuove la salute mentale e inclusione sociale.
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