Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

domenica 12 giugno 2022

Wimbledon. Via signora e signorina

Wimbledon ha deciso di cambiare l’albo d’onore di Wimbledon per il torneo del mese prossimo, rimuovendo le qualifiche ‘signorina’ e ‘signora’ nell’elenco dei vincitori del torneo. 

Per tradizione, infatti L’All England Lawn Tennis Club usava “signora” e “signorina” prima dei cognomi delle tenniste. Cosa che non faceva per gli uomini. 

Già tre anni fa aveva smesso di usarlo per annunciare i punteggi di fine partita.

Ora un ulteriore passo avanti.

Sin dal 1877, i nomi femminili e maschili nell’albo d’onore sono stati infatti presentati in modo diverso. Se i campioni maschili erano registrati solo con l’iniziale e il cognome, il che significa che Roger Federer era “R Federer”, quelli femminili no. Serena Williams, ad esempio, veniva presentata come Miss S. Williams. 

L'All England Club sta anche aggiornando la pratica vetusta di dare alle donne sposate il cognome dei loro mariti. 

Chris Evert nella bacheca d'onore per la sua vittoria del titolo in singolo nel 1976 era Miss CM Evert, ma dopo il matrimonio con John Lloyd, il suo titolo, nel 1981, è registrato come Mrs JM Lloyd. E rimaneva così anche dopo il divorzio nel 1987. Ora C Evert Lloyd tornerà col suo nome alla nascita anche per la vittoria del 1981.

Tra le poche voci dissonanti rispetto all’iniziativa c’è il  nome di Djokovic. “Ho pensato che fosse carino. Non è facile cambiare le tradizioni presenti da molti anni. È sorprendente che l'abbiano fatto".

Un brindisi a Wimbledon che sa cambiare. 

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