Dalle cure di una vita spesa «dentro una lirica, come ogni ossesso» Pierpaolo Pasolini trovava rifugio anche dentro una partitella di periferia.
Nel filmato d’epoca del Fondo a lui intitolato arriva, toglie occhiali e cappotto e insegue il pallone come uno dei suoi ragazzi di vita. Nel sottoproletariato romano cercava lo spontaneismo, il carattere primitivo e puro; nel calcio il suo sapore popolare, rituale, dunque sacro. A Enzo Biagi, che nel 1973 gli chiese che cosa sarebbe voluto diventare non fosse stato scrittore e regista, Pasolini rispose: «Un bravo calciatore. Dopo la letteratura e l’eros, per me il football è uno dei più grandi piaceri».
http://www.storiedisport.it/?p=11604
Pasolini e il calcio, passione di una vita
http://www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it/panoramiche/pasolini-e-il-calcio-passione-di-una-vita/
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