Althea è il primo atleta afroamericano a competere al torneo di Wimbledon, e vince in anni in cui la segregazione razziale è scottante.
«Stringere la mano alla Regina d’Inghilterra è un bel passo in avanti rispetto a doversi sedere nella parte riservata ai neri sull’autobus per andare in centro a Wilmington, nella Carolina del Nord».
Althea Gibson ha appena trionfato nel singolare a Wimbledon 6-3 6-2, battendo in un’ora e mezzo la sua partner del doppio Darlene Hard, assieme a cui più tardi vincerà le australiane Mary Hawton e Thelma Long per 6-1, 6-2. È il 6 luglio del 1957, la temperatura tocca i trentacinque gradi all’ombra ed Elisabetta d’Inghilterra applaude in tribuna. Cade la barriera di colore del tennis.
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