Dalla vicenda Schwazer al triste record di secondo paese al mondo per casi positivi a livello olimpico, il fenomeno nello sport professionistico è ampiamente conosciuto e documentato.
Meno indagato è il cosiddetto "aiutino" a cui secondo un rapporto del ministero della Salute ricorrono tre quarti degli atleti amatoriali. Una pratica non necessariamente vietata dalla legge, ma che comporta gravissimi rischi per la salute e conferma la nostra scarsa cultura sportiva
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