Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

martedì 30 agosto 2011

Rimini: torna "Esportiamoci", beach volley per l'integrazione sociale

Promuovere una corretta informazione sul tema della salute mentale e della diversità, servirsi dello sport come strumento di inclusione sociale, terreno di incontro e conoscenza tra persone portatrici di esperienze diverse e favorire atteggiamenti accoglienti nei confronti di vive una situazione di disagio.
Sono gli obiettivi di “Esportiamoci”, manifestazione nazionale di beach volley organizzata in collaborazione con il dipartimento di salute mentale dell’azienda Usl di Rimini, l’unità operativa di riabilitazione e Anpis (Associazione nazionale polisportive per l’integrazione sociale) con il patrocinio del Comune e della Provincia di Rimini. Squadre provenienti da tutta Italia si sfideranno sul campo di Marinagrande di Viserba per la decima edizione del torneo fino al 3 settembre.
Al torneo partecipano squadre provenienti da tutta Italia. Si tratta di squadre miste formate da 6 giocatori. Gli incontri di beach volley si svolgeranno di mattina e di pomeriggio. Alla sera sono invece previsti momenti di aggregazione e integrazione in cui lo sport si abbina ad altri linguaggi per arricchire la forza della comunicazione della “catena sociale”. Nel 2009 era stata programmata una proiezione di cortometraggi sui temi dell’inclusione sociale e della salute mentale, mentre nel 2010 al torneo è stato affiancato un evento musicale. Nell’edizione 2011 lo sport è stato affiancato al teatro come forma di contrasto al disagio sociale per valorizzare le risorse personali dei soggetti disabili e favorirne l’integrazione umana e civile. Venerdì 2 settembre alle 21 andrà in scena “Carlos” di Enrico Vagnini. Altri appuntamenti sono il reading di poesie e racconti con la presentazione dell’opera vincitrice del Premio Fortini 2011 e la proiezione di “Terremoto dentro”, documentario sulla ricostruzione dell’Aquila a due anni dal sisma.
Da diversi anni il servizio di salute mentale di Rimini sta sviluppando un interesse e un impegno verso i pazienti psichiatrici nel campo della prevenzione secondo un’accezione più ampia di quella classica: non solo il lavoro sulla disabilità ma l’andare incontro a una gamma più ampia di bisogni degli utenti, fino alla promozione dei diritti di cittadinanza attiva. In questo percorso si inserisce l’adesione al progetto dell’Anpis, costituitasi ufficialmente nel 2000 e strutturata in una rete di 83 associazioni (polisportive e squadre dei centri di salute mentale) diffuse sul territorio nazionale. Nata nella prima metà degli anni ’90 Anpis si è caratterizzata come strumento di promozione sociale e di lotta alla marginalità nei diversi settore del disagio psichico e sociale. L’obiettivo è utilizzare la pratica dello sport per avviare un processo di aggregazione sociale che aiuti chi si trova a vivere in una situazione di isolamento.
(fonte: Press-In anno III / n. 2228 - Redattore Sociale del 29-08-2011)

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