Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

martedì 5 aprile 2011

Molise. Osservatorio integrazione sportiva dei disabili: "Nessun bambino disabile deve rimanere fuori"

Il Molise e' una delle sette regioni d'Italia, Piemonte, Marche, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, dove e' stato presentato, da parte del comitato regionale del Cip Liguria il progetto dell'osservatorio permanente sul sistema di integrazione alla pratica sportiva degli studenti disabili.
Una delegazione ligure, guidata dal presidente Gaetano Cuozzo, ha visitato nei giorni scorsi la citta' di Campobasso e ha avuto un incontro ufficiale con il presidente del Cip Molise, Donatella Perrella, con il presidente del Coni Molise, Guido Cavaliere, e con il direttore generale dell'ufficio scolastico regionale, Fabio Iodice, il responsabile dell'educazione fisica dell'ufficio scolastico regionale, Giuseppe D'Elia. "Nessun bambino disabile deve rimanere fuori dall'attivita' sportiva scolastica". Cosi' ha esordito il presidente Gateano Cuozzo nella riunione tenuta presso la sede del Coni Molise a Campobasso. "L'osservatorio permanente sul sistema di integrazione alla pratica sportiva degli studenti disabili nasce per tentare di conoscere meglio il problema dell'integrazione degli alunni disabili per cio' che concerne l'attivita' motoria di base e per l'attivita' fisica in eta' piu' adulta. Allo stato attuale, e in base allo studio che abbiamo gia' attuato in Liguria - ha rimarcato Cuozzo -, nel mondo scolastico non c'e' la perfetta integrazione tra alunni normodotati e diversamente abili per cio' che concerne la pratica sportiva. In un Paese che si vuol definire civile c'e' necessita' di abbattere queste barriere. La concessione dell'esonero dall'attivita' di educazione fisica non va niente altro che aumentare la discriminazione all'interno delle classi stesse. Bisogna fortemente combattere questo sistema rendendo accessibile, sotto ogni punto di vista, sia le strutture sportive sia la pratica stessa delle attivita' fisiche. C'e' necessita' di attivare una mirata campagna comunicativa e informativa affinche' il messaggio racchiuso nell'osservatorio sia compreso da tutti, dirigenti scolastici, docenti, genitori e ragazzi". L'obiettivo primario dell'iniziativa e' la diffusione dell'attivita' sportiva come strumento di inclusione e recupero psicofisico e sociale delle persone disabili. Lo sport e' una attivita' importante poiche', all'interno del processo evolutivo dell'individuo, rappresenta un elemento fondamentale di emancipazione ed accrescimento personale. Obiettivo conseguente e' quello di realizzare un collegamento e creare un circolo virtuoso tra scuola e lavoro per favorire la comunicazione, il confronto, la transazione verso il lavoro per soggetti disabili, soprattutto in ambito sportivo, l'individuazione di opportunita' di lavoro e di nuove figure professionali. Per raggiungere questi obiettivi, il progetto di osservatorio permanente sul sistema di integrazione alla pratica sportiva degli studenti disabili si propone di raccogliere dati e informazioni utili per meglio comprendere l'evoluzione della situazione di integrazione alla pratica sportiva degli studenti disabili, promuovere nelle scuole lo sviluppo dell'attivita' fisica e motoria e della pratica sportiva per disabili, valorizzare capacita' e potenzialita' degli alunni disabili, promuovere la crescita dei soggetti e degli operatori attraverso studi e iniziative formative rivolte al personale di tutte le Istituzioni coinvolte nel progetto, mettere in relazione le diverse tipologie di dati per favorire l'individuazione delle opportunita' che consentono agli allievi disabili di praticare attivita' sportive. Le proposte e le linee guida enunciate dalla delegazione del Cip Liguria ora saranno valutate a livello locale per calare il progetto sul territorio molisano. "Non nascondo che - ha concluso Cuozzo - l'osservatorio servira' anche come strumento per tentare di avvicinare ai singoli sport il maggior numero possibile di alunni disabili anche e soprattutto per creare un vivaio a livello nazionale da dove attingere per portare i migliori elementi ai massimi livelli nazionali ed internazionali, quali le Paralimpiadi e i Campionati del Mondo. Il Cip e' speculare al Coni e tra i nostri compiti c'e' quello di creare e scoprire campioni che possano dar lustro all'Italia in ogni singola competizione".
(DIRE - Notiziario Minori - Roma, 5 apr.)

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