LO YOGA entra nelle scuole italiane. E, a quanto pare, funziona meglio del basket e della ginnastica artistica. Offre benefici fisici, ma soprattutto aiuta a concentrarsi e propone ai bambini "difficili" (troppo attivi, ribelli o aggressivi) una strada che potrà portarli a "sciogliere i nodi" e, chissà, anche a diventare degli adulti capaci di meditare.
La disciplina indiana, nota già 2000 anni prima di Cristo, può essere praticata a livelli diversi: dalle "asana" (le posizioni di base, ndr) più facili fino, per chi ci crede, all'illuminazione dello spirito.
Una volta alla settimana in orario scolastico o addirittura, negli istituti più prestigiosi a Milano, Roma, Napoli e Torino, con corsi per madri e figli. Il protocollo che permette allo yoga di entrare in classe è stato firmato dal Ministero dell'istruzione con le principali associazioni italiane della disciplina orientale già cinque anni fa. A Barletta, in Puglia, è nata proprio allora una delle esperienze più solide d'Italia, quella del circolo didattico "Savio" guidata da Maria Rosaria Dibenedetto, un'insegnante di lettere che a un certo punto della vita ha deciso di tentare nuove strade. Ma anche a Reggio Emilia, negli asili e nelle scuole d'infanzia più premiati del paese, lo yoga viene praticato fin dai tre anni, come accade alla "Filastri": "Non è astratto come potrebbe sembrare - dicono maestre e genitori - è una pratica concreta, che fa bene ai bambini, non li annoia e non li stanca".
Così, tra poco, prima a Ragusa (dal 30 aprile al 1° maggio nel seminario promosso da Yogabimbi) poi in un convegno internazionale a Merano (dal 6 all'8 maggio) educatori e specialisti si incontreranno per stabilire linee comuni.
- continua su http://www.repubblica.it/ >>
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento