Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

giovedì 25 gennaio 2018

Matthias Sindelar. La favola triste del Mozart del calcio

A Matthias non piace l’Anschluss, né il nazismo né tantomeno Hitler, ecco perché non tende il braccio. 
Piangevano gli oltre quarantamila viennesi che accompagnavano silenziosamente il feretro. E piangeva anche chi, dalle finestre e dai balconi, seguiva il corteo funebre che scorreva lento verso il cimitero. Quel freddo giorno di gennaio del 1939 tutta la città si strinse commossa attorno a quella bara. Un funerale maestoso, partecipato, sentito. Degno di un re o di un eroe.
Matthias Sindelar non era né uno né l’altro. O forse sì. Forse eroe, per i viennesi, alla fine lo era diventato davvero. E non solo perché era stato per anni la bandiera dell’FK Austria Vienna e della Nazionale austriaca. Il fatto è che Matthias Sindelar qualche mese prima della sua tragica morte era stato il protagonista assoluto in un’incredibile partita contro la Germania.
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