Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

lunedì 6 marzo 2017

Donne e sport nei paesi musulmani, lo spot Nike piace ma non a tutti

Nike da molto tempo gode di una reputazione per lo più positiva per quanto riguarda la sua posizione in materia di inclusione e generalmente viene valutata come progressiva.
Sì tratta di una società che cerca di vendere delle scarpe, ma che spesso prende delle posizioni anche su argomenti delicati correndo pure dei rischi. L’ultimo esempio è un nuovo video pubblicato sul profilo Twitter Nike Medio Oriente che dimostra l’impegno dell’azienda nei confronti delle donne e su come lo sport possa essere un mezzo di emancipazione.
Nella clip ci sono delle donne che fanno parkour, pattinaggio su ghiaccio, equitazione e anche boxe il tutto in un’ambientazione tipicamente mediorientale dove una voce fuori campo dice: “Che cosa diranno di te?” mentre un uomo anziano guarda, apparentemente con disapprovazione, una ragazza in skateboard e hijab che attraversa la città. Nel finale del video la voce fuori campo suggerisce: “Forse diranno che sei la prossima campionessa.”
Guardando i commenti sul profilo ufficiale di Nike Medio Oriente, non tutti sono contenti del video. Tuttavia, ci sono abbastanza commenti positivi. “E’ uno spot che tocca le insicurezze delle donne e diventa così uno strumento che fa prendere coscienza dei propri diritti,” ha scritto su Twitter la portavoce della Croce Rossa Internazionale dell’Iraq Sara al-Zawqari. C’è chi dice invece: “Questa non è la vera rappresentazione delle donne musulmane arabe. Non indossiamo lo hijab e andiamo a correre per le strade, vergogna Nike.”
Come sottolinea la Reuters, è raro in alcuni di questi paesi trovare donne che fanno sport da sole e le palestre femminili sono poche. In Arabia Saudita, l’educazione fisica è vietata in tutte le scuole pubbliche femminili e le palestre per donne restano illegali nel regno perché lo sport femminile è considerato non islamico. Che si trattino di messaggi d’amore o di odio, Nike ha dimostrato con questo spot comunque come le aziende concorrenti siano troppo timide per far sentire la propria voce in quel mercato.
(fonte: La Stampa)

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