«C’è ancora molto da fare - scrive Claudio Arrigoni -, ma nella cerimonia di riconsegna delle bandiere al Quirinale, si è capito che vi è una nuova percezione: togliamo quel “noi” e “voi”, lo sport è uno solo. Nella differenza, perché il mondo è fatto di quella.
E allora Paralimpiade e Olimpiade sono lo stesso evento, che deve viaggiare su strade uguali, ma parallele e diverse. Lo diceva anche Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico, ma prima ancora grandissimo atleta: “Il sogno è certamente una unione, ma quando il mondo olimpico si farà contagiare da quello paralimpico e non il contrario”
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