Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

mercoledì 2 settembre 2015

Una tavola rotonda sul tennis per non vedenti

SACILE. Il secondo congresso internazionale di tennis per ciechi e ipovedenti si terrà a Sacile: questo sabato tavola rotonda con la regia di Sportennis a palazzo Ragazzoni, alle 18.
«Il tennis per non vedenti è partito da Sacile e ha coinvolto pure gruppi a Brescia e Milano – il maestro Eduardo Silva ha allargato il raggio con la formula sportiva dell’integrazione –. Con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti e il Comitato paralimpico Fvg il traguardo condiviso è quello di dare più spazi sportivi ai diversamente abili. Il tennis per ciechi è stato lanciato anche nel Forum a Brescia 2014 per 250 maestri, poi siamo stati con il gruppo liventino nel Simposio a Milano». I corsi di tennis per ciechi in Italia sono nati a Sacile nel 2013. «Nella palestra dell’Isis Marchesini – ricorda Silva che allena anche a Pordenone non vedenti –. Guardiamo avanti: non uno di meno nel diritto allo sport». Nelle Olimpiadi di Giappone 2020 sarà presentato come gioco dimostrativo prima del battesimo paralimpico. «Diamo a l’opportunità a tutti i ciechi e ipovedenti provinciali e del mondo – ha anticipato Silva – di giocare a tennis». (c.b.)
(fonte: Press-In anno VII / n. 1911 - Messaggero Veneto del 01-09-2015)

Nessun commento: