Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

domenica 17 maggio 2015

Roma. Viaggio immaginario sul Grande raccordo anulare per bici, che non c’è

Se davvero lo faranno/facessero/boh, si chiamerà Grande Raccordo Anulare delle Bici. Cioè Grab, che purtroppo in inglese è voce del verbo arraffare. Cioè ancora: pur di avere un anello ciclabile nel centro e semicentro di Roma, i ciclisti accetterebbero soglie anche alte di non trasparenza (diciamo).
Cioè, meglio: il Grab, appena annunciato, è una bella idea che si spera non verrà assorbita dall’annuncite imperante. Cioè ancora, a dirla tutta: chi va in bici a Roma non capisce qual è il 70-80 per cento del percorso di 44,2 chilometri «fatto di ciclabili già esistenti» (forse con gli sterrati dei parchi ci si arriva). E teme quel 5 per cento (solo 5?) di «strade trafficate», dove i necessari «lavori di trasformazione» potrebbero non arrivare mai. Ma non si può essere sempre pessimisti. Però si deve, a Roma, essere guzzantiani.
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