Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

lunedì 9 marzo 2015

Wright, il duro che fa paura alla Dinamo

Per Chris Wright sarà una giornata speciale. Come sempre. Perché ogni mattina il playmaker della Vuelle Pesaro si alza e deve combattere con un nemico molto più potente e subdolo del diretto avversario: la sclerosi multipla.
Come Drake Diener, che ogni giorno lancia un messaggio di speranza a tutti i malati del morbo di Chron, Wright è un esempio per chi deve fare i conti con questa terribile malattia. Non è famoso solo per questo, intendiamoci: in cinque partite ha cambiato volto a Pesaro riportandola in zona salvezza. Ha qualità tecniche e soprattutto morali e per la Dinamo sarà un avversario durissimo a prescindere, perché uno così non si perde mai d’animo. L’esempio. Drake lo ricordiamo tutti, è diventato anche testimonial dell’associazione per la lotta al Morbo di Chron: Mvp e capocannoniere del campionato, vincitore della Coppa Italia, dieci anni da professionista. Chris Wright è diventato un uomo-copertina perché è stato il primo malato di sclerosi multipla a giocare nell’Nba. Classe 1989, nato nel Maryland, uscito dal celebre college di Georgetown, ha scoperto di essere malato proprio in campo nel 2012 stramazzando all’improvviso durante in allenamento in Turchia. Da lì la terribile diagnosi e anche la sentenza dei medici: col basket aveva chiuso. Secondo una stima, I malati di sclerosi multipla sono circa 2 milioni e 300 mila in tutto il mondo. Pochissimi riescono a praticare lo sport a livello agonistico. Ci vuole una forza fuori dal comune anche per vivere una vita normale e questo ragazzo non si è mai arreso, inseguendo i suoi sogni di uomo e atleta. Ha una compagna, anche lei cestista, e un figlio. Soprattutto, ha il lavoro che aveva sempre sognato e che ha continuato a inseguire dopo quella tremenda diagnosi. Tornato dalla Turchia, ha strappato un contratto agli Iowa Energy, formazione della D-League, una sorta di parcheggio dell’Nba dove c’è sempre una porticina che si può aprire. E anche questo è successo: nella stagione 2013 Chris Wright ha giocato tre partite con i Dallas Mavericks, la squadra di Dirk Nowitzky. La chance italiana. La Serie A non è più il secondo campionato al mondo dopo l’Nba, è diventato un campionato intermedio dove spesso gli americani vengono a cercare una rampa di lancio. E Pesaro non è più la squadra dei due scudetti. Però è una chance importante e lui finora l’ha sfruttata al massimo: finora 19 punti e 4 assist di media. Con lui Pesaro ha un bilancio di 3/5, prima del suo arrivo aveva vinto altre tre volte ma in 15 partite, l’intero girone di andata. E per di più la Dinamo è in emergenza proprio nel settore play. Sarà dura, altroché.
di Roberto Sanna
(fonte: Press-In anno VII / n. 609 - La Nuova Sardegna del 09-03-2015)

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