Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

martedì 18 novembre 2014

Roma. Osservatorio adolescenti: pensieri, emozioni e comportamenti dei ragazzi di oggi

I ragazzi italiani si raccontano. La Onlus che difende i diritti dei giovani espone i risultati di una ricerca che indaga il mondo dell'adolescenza. E i ragazzi sembrano essere meno svogliati e passivi di quanto ci si aspetti.
Questa mattina, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 presso Palazzo Ferrajoli a Roma, Telefono Azzurro presenterà i risultati di “Osservatorio adolescenti: pensieri, emozioni e comportamenti dei ragazzi di oggi”, una ricerca condotta con Doxa Kids sul mondo degli adolescenti.
I dati emersi sono tanti, come tante erano le domande poste i giovani. La prima cosa che salta all'occhio è contraddizione tra la realtà e una credenza diffusa che disegna i giovani sempre più distratti e poco coinvolti da ciò che li circonda. Così non è, invece. Prendiamo il tema della scuola,
alla domanda "quale sarebbe la scuola dei sogni" i ragazzi si sono dimostrati accorti ad indicare le carenze dei nostri istituti di formazione: un adolescente su due (il 51%) vorrebbe più sport, il 44% vorrebbe più tecnologia e il 42% vorrebbe più musica, arte e spettacolo (ormai quasi del tutto scomparse).
Per quanto riguarda il tema del "rapporto con se stessi", invece, le risposte svelano poco. Gli adolescenti si dimostrano insicuri di sé e del proprio aspetto estetico. La paura dell'aspetto fisico è generalizzata, colpisce sia ragazzi che ragazze, anche se le quote rosa sembrano essere più preoccupate: il 42% delle ragazze si vorrebbe più magra e la stessa percentuale dei ragazzi si vorrebbe più muscoloso. Una ragazza su quattro ammette di aver pensato al bisturi per migliorare l'aspetto.
Nelle conclusioni l'indagine dichiara che "I ragazzi, da un lato, desiderano affetto, dall'altro chiedono libertà e comprensione. Gli adolescenti di oggi non hanno bisogno di informazioni - ne sono sommersi - quanto piuttosto di un punto fermo con cui confrontarsi e rielaborare le informazioni apprese, per riuscire a capire più che semplicemente a sapere".
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Commento
Vorrei "legare" la frase un adolescente su due (il 51%) vorrebbe più sport con la frase conclusiva "Gli adolescenti di oggi non hanno bisogno di informazioni - ne sono sommersi - quanto piuttosto di un punto fermo con cui confrontarsi e rielaborare le informazioni apprese, per riuscire a capire più che semplicemente a sapere" perche' esprime compiutamente il valore aggiunto del lavoro dell'insegnante, in questo caso dell'insegnante di Ed. Fisica. Appunto: "Insegnante" e non "Istruttore".

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