Sfuma il sogno Olimpiade per la Capitale. Rinuncia «dolorosa» ma troppe incognite e costi non chiari. Esito negativo» ammette Alemanno.
L’Olimpiade del 2020 non si farà a Roma. Dopo un’attenta valutazione dei costi e dei benefici legati all’operazione nel suo complesso, il premier Mario Monti ha deciso che non esistono le condizioni perché il governo offra le garanzie dello Stato alla candidatura per i Giochi. Non arriva, dunque, la firma sulla lettera con le garanzie richieste dal Cio da presentare entro domani. Il presidente del Consiglio ha incontrato il presidente del Comitato organizzatore, Mario Pescante, il presidente del Coni, Petrucci e il sindaco di Roma, Alemanno, ufficializzando una decisione che era già nell’aria da tempo. La lettera con le garanzie richieste dal Cio doveva essere presentata entro mercoledì 15 febbraio.
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