Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

mercoledì 18 gennaio 2012

Casalgrande. Un incontro con Marco Calamai per l’avviamento allo sport dei ragazzi autistici

Dopo l’incontro del 2011 nel quale le parti si erano incontrate, nasce la collaborazione tra il comune di Casalgrande e Marco Calamai. Giovedì 26 gennaio, dalle 19 alle 21, nella sala “Incontro” in Piazza Ruffilli 1 a Casalgrande, si terrà il primo incontro ufficiale tra lo stesso Calamai e gli insegnanti, i genitori, gli allenatori, i dirigenti sportivi e i funzionari dell’Ausl per la presentazione del corso di avviamento al basket per ragazzi autistici che prenderà il via giovedì 2 febbraio.
Calamai, ex allenatore professionista nonché campione di basket negli anni ’80, da vent’anni ha “mollato” la notorietà del dorato mondo del professionismo e si occupa di ragazzi con varie disabilità e in particolare con portatori di autismo, grazie a un metodo rodato assieme a medici e attraverso un team di collaboratori tra cui vari campioni e allenatori. Sono ormai 22 le strutture in Italia che seguono il metodo del tecnico toscano partito da una stalla riadattata a palestra a Ravarino di Modena e ora diffuso soprattutto nelle realtà che hanno saputo cogliere il significato di un lavoro che ha permesso di portare addirittura un paio di atleti disabili a giocare un campionato tra i normodotati. Non solo. La squadra di ragazzi speciali – così Calamai ama definire i propri atleti – composta da un misto di normodotati e disabili, è da alcuni anni ai vertici dei campionati dilettantistici Uisp. Sostenuto dalla Federazione Basket, il metodo Calamai è inserito nel libro di recente pubblicazione che raccoglie le cento realtà italiane redatto in occasione del centenario della federazione. Grazie all’interessamento dell’assessore Marco Cassinadri e al sostegno delle istituzioni, il progetto punta, grazie al metodo Calamai, a portare i ragazzi autistici – ma non solo – a giocare assieme ai normodotati, primo passo verso una più larga integrazione. Durante la presentazione del corso, verranno descritti metodi e risultati che vedranno la palestra delle scuole elementari di Sant’Antonino come teatro delle giornate di lavoro. Da definire, nello stesso contesto, numero di iscritti e termine delle lezioni stesse.
di Alessandro Zelioli
(fonte: Press-In anno IV / n. 100 - La Gazzetta di Reggio del 17-01-2012)

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