Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

domenica 20 febbraio 2011

Non vedenti. Dal judo grandi benefici

Il Judo è l'unico sport in cui viene insegnata una strategia per imparare a cadere. Per questo risulta molto utile in particolare ai non vedenti, che acquisiscono così un modo per proteggere il proprio corpo in qualsiasi situazione e aumentare la sicurezza di tutti i giorni.
I benefici riguardano l'ambito motorio, psicologico e sociale e la pratica a lungo termine di tale disciplina è molto efficace perché diminuisce la percezione del dolore e aumenta capacità aerobica e anaerobica, forza e resistenza, nonché mobilità articolare, propriocezione ed equilibrio.
Sono convinzioni sostenute da Lucia Giust, 23enne di Sacile, laureatasi in Scienze motorie all'Università di Udine, che le ha inserite nella propria tesi di laurea. Lei stessa ha sollecitato un corso pilota mirato all'insegnamento del Judo a persone cieche o ipovedenti, proponendolo all’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Ed hanno provveduto ad organizzarlo il comitato regionale della Federazione italiana judo-lotta-karate-arti marziali, il comitato Paraolimpico del Fvg e l'ambulatorio di Medicina dello sport per la persona disabile dell'Istituto di Medicina fisica e riabilitazione di Udine. Quanto ispirato da Lucia Giust - fra l'altro cintura nera di judo e aspirante allenatrice - è già stato attuato durante tre mesi seguiti da sette allievi con età varianti da 11 a 56 anni. E che i segnali siano stati positivi, lo testimonia la replica del corso.
(fonte: Press-IN anno III / n. 561 - Il Gazzettino del 19-02-2011)
---------------------------------------------------
Press-IN è un'iniziativa del
Progetto Lettura Agevolata del Comune di Venezia.

Nessun commento: