Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

venerdì 21 gennaio 2011

La corsa di Sarah contro la sclerosi multipla



CORTOMETRAGGIO. "Una maratona non uno sprint": è la sceneggiatura che ha vinto il concorso Real MS: Your Story.
La notizia della malattia, la paura che paralizza, i primi malesseri. Poi la coraggiosa decisione di allenarsi per la maratona di Londra 2010. Così Sarah Mead, 41 anni, ha deciso di sfidare la sclerosi multipla correndo una gara sulla distanza, proprio com’è affrontare questa malattia cronica imprevedibile, che costringe a superare nuove sfide ogni giorno. Sarah ha voluto raccontare la sua storia scrivendo una sceneggiatura per il concorso internazionale "Real MS: Your Story", promosso da Merck Serono. E ha vinto. La giuria, composta da esperti di cinema e sclerosi multipla a livello mondiale, ha scelto tra oltre 120 pervenute la sua sceneggiatura: «È una maratona non uno sprint», che ha ispirato poi il cortometraggio diretto dalla regista Robin Sheppard. Il bando infatti prevedeva che lo script vincitore sarebbe diventato un filmato. Presentato in anteprima nei giorni scorsi a Bruxelles, sarà proiettato nelle sale cinematografiche delle principali città europee.
LA VITA NON FINISCE - «Non è semplice sentirsi diagnosticare la sclerosi multipla - afferma Sarah -. Ma la vita non finisce. Ho cercato di capire come puoi ottenere il meglio convivendo con la malattia. E ho deciso di partecipare alla maratona di Londra». «Il titolo del cortometraggio è la metafora di cosa succede nella vita dei pazienti - commenta Roberta Amadeo, past president dell’Aism, Associazione italiana sclerosi multipla -. Il mondo ti crolla addosso quando ricevi la diagnosi, ma non puoi e non devi arrenderti. Chi soffre di questa malattia cronica deve superare ostacoli ogni giorno - prosegue Amadeo -. È come affrontare una maratona, una gara che non dura un tempo breve come lo sprint. E, come suggerisce la storia di Sarah, occorre dare il meglio di se stessi in ogni situazione, misurando le proprie forze e la propria resistenza».
IMPEGNA IL CUORE E LA MENTE - Lavorando con Robin Sheppard, Sarah ha visto il proprio lavoro prendere vita come cortometraggio. «La partecipazione al concorso di sceneggiatura Real MS è stata incredibile - afferma la regista -. Siamo rimasti sorpresi da quante persone in tutto il mondo hanno voluto essere coinvolte in questa campagna che ha l’intento di far conoscere com’è la vita di chi soffre di sclerosi multipla. È importante che queste storie vengano mostrate a un vasto pubblico». «È stata un'esperienza straordinaria di cui ho amato ogni minuto - osserva Sarah -. Sono orgogliosa di aver potuto condividere la mia esperienza personale grazie a questo film. Mi auguro che il cortometraggio faccia capire cosa è possibile fare quando impegni il tuo cuore e la tua mente per raggiungere un obiettivo. Serve coraggio, ma si possono ottenere grandi risultati».
di Maria Giovanna Faiella
(fonte: Press-IN anno III / n. 179 - Il Corriere della Sera del 20-01-2011)
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