Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

sabato 19 dicembre 2009

"Liberi Nantes Fc": per riconoscere anche ai migranti la libertà di giocare

"Liberi Nantes Fc": per riconoscere anche ai migranti la libertà di giocare Lunedì cena a sottoscrizione per sostenere la libertà di accesso all'attività sportiva alle donne e agli uomini che per i motivi più differenti sono oggi "migranti forzati". Nel corso della serata proiettato il film "Liberi Nantes football club".
Chi 4 mila, chi 5 mila, chi anche 6 mila: sono i chilometri percorsi a piedi per arrivare in Italia da Aymed, Patrice, Joe e dagli altri 22 giocatori che formano i Liberi Nantes FC, la prima squadra di calcio interamente composta da "migranti forzati", come ama definirli il presidente della squadra Gianluca Di Girolami, e iscritta per il secondo anno consecutivo al campionato regionale di Terza categoria del Lazio (Girone E). Tutti provenienti dai Centri di accoglienza di Roma e rappresentativi di oltre 10 paesi nel mondo (dal Afghanistan alla Nigeria), i Liberi Nantes sono oggi protagonisti anche di qualcos'altro.
L'esperienza di questo che il presidente chiama "un laboratorio dove sul campo si affrontano anche le sfide della vita" è anche un film-documentario, presentato in occasione del Festival del Cinema di Roma 2009 e prodotto da RedTV. Si chiama "Liberi Nantes football club" (Italy, 2009 - 61' color) e narra la storia incredibile di questo progetto. Il documentario per la regia di Francesco Castellani, che verrà proiettato per tutti i presenti in occasione della cena di sottoscrizione che Liberi Nantes ha organizzato per lunedì 21 dicembre all'ex centro anziani "Primo Maggio" di Pietralata in via Giovanni Michelotti a Roma, pone un interrogativo a tutti noi: quanta strada deve aver fatto un piede in fuga prima di poter giocare una partita di pallone da persona libera? Un interrogativo che nella risposta ripone tutta la drammatica della migrazione, genericamente intesa.
(...)
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