Prendi la palla e scappa

di Paolo Maggioni
In un libro di Warren St. John la storia di una squadra di rifugiati politici allenati da una donna.
Warren St John, cronista del New York Times , ha il fiuto del centravanti di razza. In un colpo solo ha giocato in anticipo sulla crisi e messo a segno un gol bellissimo, che per un giornalista equivale - nonostante tutto - ad una grande storia da raccontare. Estate 2005. Sul tavolo del caporedattore, dopo il successo di Rummer Jammer Yellow Hammer , reportage tra i tifosi del football universitario statunitense, arrivano una notizia e una proposta. Nel profondo Sud, a Clarkston, Georgia, c'è una squadra di calcio formata da giovani rifugiati politici. Molti di loro sono scappati da guerre, povertà, trascorsi da bambino soldato, vendette tribali. Sono guidati da una donna, Luma, giordana, a sua volta rifugiata e con tecniche di allenamento che sembrano rimandare a Full Metal Jacket più che che al dettato sacchiano. Si chiamano Outcasts United. Arrivano dai quattro angoli del pianeta: Etiopia, Burundi, Afghanistan, Congo, Iraq, Liberia, Sudan, Somalia, Bosnia. Vincono, e in qualunque posto vadano a giocare, non passano inosservati. Warren propone di seguirli per una stagione calcistica. E' un lavoro difficile. Ci sono barriere linguistiche, culturali, generazionali. E un gioco, il calcio, che negli States non attrae le masse. Giornalisticamente, una scommessa piena di fascino. Warren ottiene l'assenso dei suoi capi, allo sport. Altre sensibilità rispetto alle nostre pagine piene di calciomercato.
(...)
Un viaggio da cui è nato Rifugiati Football Club, il volume che ricostruisce un anno vissuto a bordo campo. E' stato tradotto e pubblicato in Italia da Neri Pozza, è in libreria a sedici euro e cinquanta. Una storia che mischia politica, calcio, riscatto e diritti, e che si svolge nel cuore di una città in profondo mutamento.
(...)
- continua su ilmanifesto.it