Non solo tra le «Banyana Banyana», le ragazze della nazionale di calcio, ci era arrivata. Alla fine, inseguendo palloni a centrocampo e facendo ripartire l’azione, si era anche guadagnata la fascia di capitano della squadra femminile sudafricana. Il sogno però si è spezzato, su un campo che non era rettangolare.
Il corpo di Eudy Simelane, 31 anni, lesbica, è stato trovato seminudo in un parco di KwaThema, la sua cittadina natale alle porte di Johannesburg. Violentata e uccisa nell’aprile dell’anno scorso con 25 coltellate al volto, al seno, alle gambe.
Uno «stupro correttivo » finito in omicidio, secondo le organizzazioni sudafricane per i diritti di gay e lesbiche. Vale a dire, una violenza deliberatamente inflitta per cambiare l’orientamento sessuale della vittima. Quattro gli arrestati, tutti tra i 18 e i 24 anni. Per tre di loro il processo si è aperto lo scorso mercoledì a Delmas, nella provincia settentrionale del Mpumalanga.
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