Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

lunedì 22 settembre 2008

Le scarpe

E’ indubbio che la parte del corpo più sollecitata nel maggior numero delle attività sportive sia costituita dal piede: questa struttura complessa e meravigliosa definita da Leonardo "un capolavoro d’ingegneria" è costituita da 26 ossa, 19 muscoli, 33 articolazioni e 107 legamenti che interfacciano l’atleta con l’ambiente esterno ed è fonte di prestazioni strabilianti e nel contempo origine di tanti malanni che lo affliggono. Secondo un’ indagine dell’Istituto di Scienza Dello Sport del C.O.N.I, il piede, da solo, è responsabile di un terzo di tutti i problemi che possono interessare lo sportivo. Infatti è stato calcolato che chi corre, scarica a terra 2-3 volte il proprio peso corporeo ogni volta che il piede tocca il terreno.
Da una calzatura dal design piuttosto semplice con tomaia interamente in pelle prodotta negli anni "60 si è passati a quella con tomaia in pelle sintetica e spoiler sopra il tallone in auge negli anni "70, fino ad arrivare nel decennio successivo a costruire modelli con tomaie in nylon, materiale che ha reso possibile ottenere modelli sempre più leggeri sui quali cominciano ad essere adottati i primi sistemi ammortizzanti sotto forma di unità cilindriche di differente densità inseribili nel tacco della calzatura. Gli anni "90 sanciscono lo sviluppo e l’adozione pressoché universale dei sistemi ammortizzanti: supporti ad aria, in gel, a rete, inserti in plastica ed altri materiali vengono posizionati nel tallone e nella parte anteriore della calzatura, ed insieme agli inserti stabilizzanti ed ai materiali speciali impiegati per la costruzione di suole, intersuole e tomaie, rappresentano gli accorgimenti tecnici più significativi attualmente adottati sulle scarpe da allenamento.
E' quindi importante considerare sempre alcuni aspetti al momento di scegliere una scarpa sportiva (in rapporto al peso, al terreno, al tipo di appoggio plantare) ed altri, riguardanti il consumo della stessa, e più in generale l’appoggio plantare e il sostegno al tallone, che si dovrebbe conoscere per evitare che insorgano problematiche che possano limitare la prestazione (talloniti, tendiniti, ecc.)
(fonte: My-PersonalTrainer.It)

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