Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

lunedì 20 novembre 2023

Una partita da vincere

Nello sport la storia della parità salariale tra uomini e donne ha avuto un punto di svolta in quella che è passata alla storia come la “Battaglia dei sessi”, una partita di tennis giocata nel 1973 dall’ex campione 55enne Bobby Riggs e da Billie Jean King, numero 2 della classifica femminile. Quest’ultima vinse davanti a 30 mila spettatori, mostrando simbolicamente al mondo che non c’erano differenze tra tennisti e tenniste. Poche settimane prima, assieme alla compagna di doppio Rosemary Casals, King aveva fondato la Wta, l’associazione internazionale delle giocatrici professioniste (CbsNews - https://www.cbsnews.com/news/rosemary-casals-tennis-star-who-fought-for-equal-pay-reflects-on-progress-made/#textLast20year2C20the20Financial20Timesgap20over20the20next20decade).

50 anni di battaglie All’epoca i vincitori dei tornei maschili guadagnavano in media dieci volte in più rispetto alle colleghe. L'anno scorso un’inchiesta del Financial Times (https://www.ft.com/content/e4dcb726-3f0c-4dbf-89c4-10dd7f7a725c) ha rivelato che, fatta eccezione per i tornei del Grande Slam - nei quali dal 2007 il premio in denaro è equiparato (Sportico - https://www.sportico.com/leagues/tennis/2023/us-open-prize-money-gender-pay-gap-1234736498/) - i tennisti oggi guadagnano “solo” il 75% in più. Dopo decenni di proteste da parte delle sue iscritte, a giugno la Wta ha firmato un accordo storico: entro il 2033 tutti gli eventi del circuito femminile assicureranno montepremi uguali alla controparte maschile (Nyt - https://www.nytimes.com/2023/06/27/sports/tennis/wta-women-pay-equity-prize-money.html?login=email&auth=login-email).

Il confronto con gli altri sport Se allarghiamo lo sguardo al resto delle discipline, attualmente il tennis è di gran lunga lo sport più sensibile al “gender pay gap”. Lo testimonia la top ten di Forbes (https://www.forbes.com/pictures/63a481aa4db81071989a89eb/clone-of-highest-paid-fem/?sh=5de3c9da5fbd) delle atlete più pagate: nel 2022 figurano sette tenniste. Uno studio della Adelphi University di New York (https://online.adelphi.edu/articles/male-female-sports-salary/) pone l’accento sulle enormi differenze con calcio e basket. Il tetto dello stipendio massimo nella Major League Soccer, il più importante campionato statunitense, è il triplo rispetto alla National Women's Soccer League, mentre il paragone tra ingaggio annuale minimo per un cestista di Wnba e Nba è impietoso: si passa da 60 mila dollari a quasi un milione. In Italia una prima pietra miliare è stata posta nel 2022, anno in cui le calciatrici hanno raggiunto lo status di professioniste e possono, dunque, contare su tutele sanitarie, previdenziali e contributive. Ma anche qui la strada verso la parità è ancora lunga (L’Ultimo Uomo - https://www.ultimouomo.com/cosa-significa-professionismo-calcio-femminile-italia/).

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