In questo momento di crisi di talenti (la Nazionale è fuori dal Mondiale per la seconda volta consecutiva, cosa mai successa prima nella storia) e di scarsità di fondi a disposizione dei club, il principale prodotto della Serie A è il razzismo.
Purtroppo negli ultimi tempi una frase del genere assomiglia sempre meno a una provocazione e sempre più a una constatazione: la scorsa annata è stata segnata da un numero particolarmente elevato di casi, e l’attuale non è iniziata nel migliore dei modi. Abbiamo avuto infatti due episodi di antisemitismo in due diverse partite dell’ultimo turno, a cui si sono aggiunti come corollario gli ormai consueti cori sull’eruzione del Vesuvio (avvenuti in una partita in cui il Napoli nemmeno era coinvolto).
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