Chi difende la porta

Fatima ha vent’anni ed è portiera della nazionale femminile afgana. Gli amici e i parenti la chiamano Fati. Esattamente un anno fa la sua vita, come quella di altri milioni di persone in Afghanistan, è stata stravolta. La giornalista sportiva Juliet Macur ha ricostruito pezzo per pezzo la sua storia, in un lavoro durato mesi.

Dal racconto di Macur, pubblicato sul New York Times, impariamo che Fatima aveva scoperto il calcio a scuola, a Kabul, grazie a tre coetanee che poi sarebbero diventate sue compagne di squadra. Non pensava che in Afghanistan anche le ragazze potessero giocare a pallone, e sapeva che per le donne praticare qualsiasi sport in pubblico non era benvisto, anche se indossavano hijab, maglie a maniche lunghe e pantaloni. Ma il calcio le era piaciuto subito, e la famiglia la sosteneva.

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