A qualcuno potrà sembrare strano che il #rugby, uno sport conosciuto per essere violento, venga usato come attività educativa in un carcere minorile. Eppure, #RugbyOltreleSbarre è un progetto che viene portato avanti da anni al Beccaria di Milano, e con molto successo. Valerio Savino, educatore, ci ha spiegato perché:
"Nel rugby ci sono dei codici che sono sia legati alle regole, quindi le regole sono state codificate in modo che non ci sia un'espressione di violenza, che all'etica. Per cui non c'è mai la ricerca di un atto violento da parte di un rugbista nell'interpretare il gesto sportivo".
#SenzaCornice, su tutte le piattaforme audio gratuite
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