“Tira” è più dell’invito di ogni allenatore ai suoi atleti e alle sue atlete, di ogni mamma ai suoi bimbi. È l’imperativo categorico che nasce su un campo da calcio, in un’arena del basket o in una piscina per far punto ed elevare lo sport a filosofia morale del nostro tempo. In quel “Tira”, che abbiamo detto milioni di volte, Monica D'Ascenzo nel suo “Gameday. Perché le ragazze devono imparare a correre dietro a un pallone” (Edizioni Gribaudo, 2022) riconosce la forza eterna dello sport per cambiare il mondo e rendere la nostra società più giusta ed equa. E anche più a misura di donna.
Milena Bartolini, Marco Belinelli, Paola Egonu, Manuela Zanchi, sono solo alcuni degli sportivi che in questo libro si raccontano, secondo l'’intuizione, brillante e nuova, che, come un fil rouge tiene insieme le pagine appassionate del libro. Atleti e atlete da copertina, sono campionissimi che hanno fatto la storia, eppure con la loro umanità, le loro fragilità ci tengono stretti alle loro storie. Loro sono noi e noi siamo loro. Maestri e compagni di strada, come tanti allenatori, perché le medaglie, i successi non sono proprio di oro ma di una lega fatta di sudore, determinazione e coraggio. La stessa alchimia che cerchiamo dentro di noi ogni giorno, fra mille difficoltà, a caccia della gioia.
(Testo di Maria Luisa Colledani)
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