La diseguaglianza di genere nello sport resiste, è necessario un cambio di rotta perché in campo si giochi finalmente alla pari.
Ne è convinta Luisa Rizzitelli, fondatrice e presidente di Assist- Associazione Nazionale Atlete, la quale, intervistata dall'Adnkronos, sostiene come le atlete italiane debbano fare i conti ancora con troppe discriminazioni, "in termini di visibilità, di rappresentanza, di investimenti su sport maschili e femminili. Anche l'ambito di premi e montepremi non è ovunque pari. Ma soprattutto esiste un numero 'zero', quello di atlete che non hanno accesso al professionismo". Rizzitelli cita la legge 91/81, che regola il professionismo sportivo, e dice: "il fatto che professionismo sia concesso a quattro discipline sportive solo al maschile è assolutamente ancora una vergogna".
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