La società del Volley Pordenone ha ritirato la citazione. Ma dal CONI ci si aspetta molto di più: la non discriminazione delle donne, a partire proprio dal rispetto della maternità.
L'appuntamento in Tribunale era fissato per il 18 maggio. Lara Lugli, la campionessa di pallavolo, sul banco degli accusati perché aspetta un bambino, per non aver cioé ottemperato alla "clausola anti-maternità". Ieri sera, venerdì 14 maggio, al termine di una giornata di numerose prese di posizione, la bella notizia: Lara Lugli ha vinto. Essere mamma non è reato.
Il movimento delle donne, e non solo, è stato al fianco dell'atleta. Ma il mondo dello sport no.
Nessun commento:
Posta un commento