Negli Stati Uniti la discriminazione sessuale nelle scuole e nelle università è vietata dal Titolo IX. Si tratta di una legge federale, quindi tutti gli stati devono rispettarla.
Dalla sua approvazione, nel 1972, il numero delle iscritte all’università è schizzato alle stelle. Ed è cresciuto molto anche quello delle studenti che partecipano alle attività sportive: nel 1971 le ragazze erano solo il 7 per cento degli atleti delle superiori, mentre nel 2018 erano il 43 per cento. Per gestire meglio le attività e favorire l’accesso delle bambine e delle ragazze, nel 1979 i legislatori presero un’altra decisione: le scuole dovevano prevedere squadre femminili, accanto a quelle maschili. Nonostante i dibattiti sull’opportunità di organizzare gli sport in base al sesso, questa regola è tuttora valida. Ha favorito l’inclusione, ma non sembra aver contribuito molto a quella delle bambine e delle ragazze transgender (persone in transizione da maschio a femmina).
L'articolo completo su Doposcuola. La newsletter sulla scuola e l’università a cura di Anna Franchin
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