A pensarci bene, si fa quasi fatica a crederci. Dai tempi in cui venne creato il Coni, cioè in pratica dall’epoca immediatamente successiva alla Seconda Guerra mondiale, beh, finalmente una federazione sportiva affiliata al comitato olimpico nazionale ha come presidente una donna.
Qui ci sarebbe da sviluppare un lungo e imbarazzante discorso sul maschilismo imperante negli stadi, nelle palestre e nelle piscine. Ma mi asterrò pudicamente dalla riflessione, limitandomi a salutare con stupita soddisfazione la notizia.
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