Potrebbe diventare obbligatorio (e a volte lo è già), ma è molto scomodo e i rischi di contagio legati al jogging all'aperto sono bassi
L’efficacia delle mascherine chirurgiche, e ancora di più quelle con i filtri FFP2 e FFP3, come barriera per le goccioline di saliva è provata, ma correre con una di queste maschere è particolarmente faticoso (e potenzialmente dannoso), oltre che probabilmente uno spreco: respirare è più difficile, si accumula l’umidità e si sente caldo. «Provando a correre con una mascherina FFP2 ci si sentirebbe come a correre a 3mila metri di altitudine», ha detto Chambers al Wall Street Journal.
Secondo gli esperti intervistati dal New York Times, bisogna cercare di trovare un compromesso tra la comodità e le capacità di barriera dei materiali. L’opzione più comoda è probabilmente l’uso di uno scaldacollo traspirante, di quelli che possono essere regolati sopra al naso. La cosa migliore da fare comunque è provare diversi modelli di mascherine – non sanitarie – come se ne trovano tante ormai: facendo qualche tentativo si può capire quali siano le più adatte alla corsa per ciascuno. Le regole lombarde sulle mascherine non vietano di usare un qualsiasi tipo di indumento per coprire naso e bocca.
L’importante è ricordarsi di lavarle insieme a maglietta e pantaloncini quando si è finito di allenarsi. E soprattutto di mantenere le distanze.
https://www.ilpost.it/2020/05/02/jogging-mascherine/
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