Un viaggio d’autore nelle palestre dove si coltiva ancora la “nobile arte”. Tra autocontrollo del corpo e della mente, voglia di riscatto e maestri che, oltre a tirare colpi sul ring, insegnano ad attutire quelli della vita
Fuori è buio, la stanza è illuminata solo dallo sfarfallio in bianco e nero del televisore acceso, mio padre guarda in religioso silenzio un incontro di boxe. Gli sono affianco e osservo anch’io curioso il televisore, non potrò avere più di cinque anni. Non ci capisco molto, vedo due signori in mutande che si picchiano, uno credo si chiami Nino Benvenuti. Tanto quanto discutendo di calcio mio padre la buttava sempre in caciara, altrettanto col pugilato diventava silente e ieratico. Amava la nobile arte in modo ancora più viscerale del football. Apparteneva a una generazione dove la boxe era uno sport davvero popolare, seguito e amato da tutti: uomini, donne, bambini.
https://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2019/03/passione-al-quadrato/
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