I ragazzini italiani non sono pigri: il 70 per cento si dedica a qualche disciplina. Poi crescono e rinunciano. Di chi è la colpa di questa occasione (di vita sana) persa?
«I ragazzi oggi sono bombardati da stimoli di ogni genere, hanno giornate sempre più piene con poco tempo per muoversi liberamente ed esercitare la fantasia. Hanno quindi bisogno di un’attività motoria completa ma non troppo strutturata, in cui ci si possa soprattutto divertire, ed esercitata in società sportive dove ci sono istruttori preparati che portano avanti questi valori e li condividono con le famiglie. A queste condizioni il rischio di abbandono si riduce notevolmente mentre aumenta la possibilità di aiutare i ragazzi a crescere autonomi, consapevoli, in grado di essere felici e di coniugare attività sportiva e studio, diventando magari anche eccellenti atleti».
https://www.corriere.it/salute/19_luglio_21/perche-bambini-abbandono-sport-quando-arrivano-all-adolescenza-cf708f74-a3eb-11e9-a7ad-0c138fd9d483.shtml
Commento
Proprio quello che manca nel curriculum del Corso di Laurea in Scienze Motorie e Sportive
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