Da un orfanotrofio russo alla felicità delle medaglie ai Giochi, l'azzurra chiede l'equiparazione dei diritti con i normodotati: "Una volta finita la carriera noi atleti paralimpici non diventeremo finanzieri perché ovviamente non siano in possesso di certi requisiti fisici. La nostra speranza è di cambiare le cose"
https://www.repubblica.it/dossier/sport/sorelle-italia/2019/06/13/news/oxana_corso_la_mia_vita_su_una_pista_d_atletica_ora_le_paralimpiadi_sono_prese_sul_serio_-228688492/?ref=RHPF-BS-I226482583-C12-P1-S2.4-T1
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