La basilica di uno dei quartieri più difficili di Napoli trasformata in palestra di pugilato e frequentata da una cinquantina di ragazzi della zona. Il parroco Loffredo punta sullo sport per combattere il degrado e la criminalità organizzata
Sembrava impossibile, eppure è già un successo: invece di trascorrere i pomeriggi al muretto o sul motorino, cinquanta ragazzini del quartiere ai piedi della collina di Capodimonte, uno dei più densamente popolati e difficili di Napoli, indossano i guantoni e si allenano gratuitamente nella sacrestia della seicentesca Basilica di Santa Maria della Sanità, la chiesa più importante del rione, quella con la cupola coperta di maioliche gialle e verdi, trasformata in palestra e all’occorrenza in ring. Un colpo d’occhio notevole, tanto che a qualcuno queste scazzottate (seppur sportive) in mezzo a statue, affreschi e arredi sacri potrebbero sembrare una profanazione. «Me l’hanno chiesto i ragazzi, sono richieste che vengono dal basso a cui il parroco risponde», replica senza scomporsi don Antonio in abito talare, mentre maestri e adolescenti si fronteggiano, spinti da motivazioni diverse.
https://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2019/06/06/news/boxe-chiesa-rione-sanita-1.335456
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