Storie di ragazzi di periferia, che vivono in luoghi abbandonati dalle istituzioni. Ragazzi a rischio. Ma che vengono salvati, tolti dalla strada grazie a palestre popolari, associazioni, organizzazioni no profit. Ragazzi che si riscattano grazie alla passione per lo sport, unica alternativa al nulla dei non-luoghi
Simone ha 13 anni. Vive a San Giorgio di Acilia, estrema periferia romana. Un quartiere-dormitorio. Simone ha una sorellina e un fratello più grande, Giorgio, che soffre di autismo. Suo padre ha perso il lavoro, la mamma ha dovuto prendere un congedo per seguire Giorgio. Così la sua famiglia è stata segnalata dai servizi sociali alla onlus Sport Senza Frontiere, un'associazione che segue bambini e ragazzi in condizioni di disagio sociale e a rischio emarginazione, inserendoli in percorsi sportivo-educativi, grazie ad una rete solidale di società sportive.
Simone ha imparato presto, e ora è una giovane promessa. Ha vinto diverse gare, regionali e nazionali. La vela rappresenta un riscatto: grazie a questo sport è potuto uscire dal quartiere, frequentare un ambiente diverso. E un giorno questa passione potrebbe diventare un lavoro. E fargli realizzare un tenerissimo sogno
di Valeria Teodonio
immagini di Sonny Anzellotti e Maurizio Tafuro
montaggio di Mariagrazia Morrone
grafica di Riccardo Pulvirenti
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https://video.repubblica.it/dossier/palestre-di-vita-quei-ragazzi-salvati-dallo-sport/ostia-dall-estrema-periferia-al-sogno-simone-promessa-della-vela-seconda-puntata/327190/327791
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