Quasi mille sportivi in nove anni: sono le vittime presunte della morte cardiaca improvvisa. La stessa, per intendersi, che ha stroncato sul campo il calciatore Pier Mario Morosini e il pallavolista Vigor Bovolenta.
Con la differenza che a soccombere, in oltre il 70% dei casi, sono gli «amatori» e non i professionisti tesserati con una squadra. «Abbiamo contato 992 morti cardiache improvvise», sottolinea Vincenzo Castelli, medico e presidente della Fondazione Giorgio Castelli onlus. La Fondazione ha raccolto i dati con un lavoro certosino basato sull’interrogazione di internet, dal 2006 fino all’11 novembre scorso e li ha presentati al recente congresso nazionale di Italian Resuscitation Council (Irc), l’associazione nata nel 1994 con l’obiettivo di diffondere la cultura e promuovere l’organizzazione della rianimazione cardiopolmonare in Italia.
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