L’hanno cacciato dalla panchina perché, regolamento alla mano, lì non poteva proprio stare.
E poco importa se Matteo, 20 anni, un ragazzo down di Orbetello, dolcissimo, innamorato della pallavolo e della sua quadra, figlio dell’allenatore, in quel posto da «vice coach» sedeva orgoglioso da quattro anni e persino la Federazione sembrava aver accettato una deroga a quelle norme troppo rigide. Così, durante una partita a Sesto Fiorentino, due arbitri hanno deciso che Matteo Bartolini doveva alzarsi e trovare posto in un angolo dietro la panchina accanto a un medico e all’ambulanza.
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