In principio fu un campo di calcio, qualche vecchio pallone e un gruppo di ragazzi rifugiati, che ci hanno provato, insieme a noi.
Nei nostri magazzini disordinati oggi si trovano anche i palloni ovali delle ragazze del Touch Rugby.
Nelle nostre passeggiate in montagna si parlano almeno quattro lingue diverse.
E abbiamo un campo, il “XXV Aprile”, da rimettere in vita, da ridare a un quartiere.
Alla fine, come spesso accade, non ci siamo inventati nulla.
Abbiamo solo reso pratica quotidiana, una cosa in fondo semplice, un diritto.
Il diritto, troppo spesso dimenticato, allo sport e al gioco.
Lo sport, il gioco, la voglia di stare insieme sono diventati il nostro modo di accogliere, di dare asilo a chi fugge, a chi ha bisogno di ricominciare a vivere.
Questa Giornata Mondiale del Rifugiato la vogliamo dedicare a tutti quelli che hanno corso, inciampato, saltato, riso, camminato, faticato, esultato e lavorato con noi.
Liberi di giocare, Liberi per giocare.
Sabato 18 giugno 2011 dalle ore 17:00
Campo “XXV Aprile”
Via Marica, 80 – Metro B “Pietralata”
animazione per i bambini, esibizioni sportive, giocoleria, mostre fotorgrafiche, musica, ballo, pasta, brace, cibi etnici, vino, birra,
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INGRESSO GRATUITO
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