Scorrendo i risultati alle finali nazionali di atletica leggera ai Giochi Studenteschi di Roma, si nota un crono portentoso. Quello di Lado Jonuzi, atleta Dir, nei 100mt piani: 11"65, dallo stacco sul blocco di partenza alla linea di arrivo, migliorando il tempo realizzato nella finale regionale.
Sulle pagine di cronaca sportiva in questi ultimi giorni si sono scritte parole entusiastiche per il fulmine giamaicano della velocità, Usain Bolt. Ieri, al Compeed Golden Gala, terza tappa di Diamond League, sotto gli occhi del mondo intero e per la prima volta a Roma, ha coperto la distanza in poco meno di 10 secondi, 9"91, per l'esattezza. Certo, non la sua miglior prova (9"58 il suo primato, ndr), ma è pur sempre l'uomo più veloce al mondo. E che dire, allora, della performance di un giovanissimo sprinter spoletino, il ‘cadetto' Filippo Pecchioli, che, nella stessa specialità, si è espresso al limite delle sue possibilità, centrando un formidabile 11"11 (vento +0.7, ndr)? Qui, però, vorremmo segnalare un altro tempo ancora, questo sì, davvero da raccontare. L'ha segnato un ‘allievo' marchigiano con disabilità intellettiva e relazionale, e un nome impronunciabile: Ljadrim Jonuzi.
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