Spesso lo sport è al centro di esperienze vissute da persone con disabilità le quali, pur in gravi difficoltà, hanno saputo trovare attraverso questa strada la via d'uscita dal "tunnel dell'immobilismo". È accaduto, ad esempio, a Massimo Romiti, ideatore e organizzatore, nei giorni scorsi, del primo corso di canottaggio per persone con disabilità, organizzato presso il Circolo Canottieri Aniene di Roma, voluto per affermare una volta di più l'importanza fondamentale di un'attività fisica - svolta anche solo a livello amatoriale - per sconfiggere le proprie e le altrui diffidenze.
Qualche anno fa Massimo subì un incidente molto grave, facendo parapendio, riportando lesioni alla colonna tanto serie da non poter più camminare, se non con una sedia a ruote. Poi un giorno si avvicinò al canottaggio e, come nelle più belle favole, con forza e determinazione ritornò a camminare.
Ebbene, qualche giorno fa, al Circolo Canottieri Aniene di Roma, è stata organizzata una conferenza stampa di presentazione del primo corso di avviamento al canottaggio rivolto ai ragazzi con disabilità, progetto fortemente voluto e organizzato proprio da Massimo Romiti, per affermare, se ce ne fosse ancora bisogno, l'importanza fondamentale di un'attività fisica - svolta anche solo a livello amatoriale - per sconfiggere le proprie e le altrui diffidenze.
Per ulteriori approfondimenti sul corso di canottaggio avviato dal Circolo Canottieri Aniene, cliccare qui.
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