ARCO. Grazie alla nascita del primo regolamento ufficiale il Paraclimbing - cioè l'arrampicata per diversamente abili - diventa ufficialmente disciplina "mondiale" e permette ad Arco di diventare, grazie ai mondiali di luglio, il primo trampolino di lancio per questa disciplina sportiva verso le Olimpiadi.
Nella speranza e nella convinzione - per i tanti appassionati, anche locali - che i climbers con disabilità possano ben presto contendersi anche le medaglie olimpiche. Dal 15 al 24 luglio, il Garda Trentino sarà la capitale di questa categoria dell'arrampicata mondiale, prima volta assoluta in Italia, e sarà anche al centro dell'attenzione per un altro primato. Arco ospiterà il primo campionato del mondo dal 18 e 19 luglio, e l'importanza di questo evento va ben al di là della manifestazione sportiva in sé. Angelo Seneci, direttore sportivo di "Arco 2011", durante l'assemblea plenaria della Federazione Internazionale svoltasi a Roma, ha collaborato attivamente con i delegati federali delle diverse nazioni per stilare il regolamento ufficiale della Federazione. È grazie all'evento di Arco che è nata l'esigenza di elaborare delle norme che fossero condivisibili per tutti, e soprattutto che fossero esportabili e utilizzabili anche nelle successive edizioni del Campionato del Mondo. Il regolamento prevede che gli atleti si sfidino in varie categorie, maschile e femminile, definite a seconda delle diverse disabilità, nello specifico non vedenti ed ipo vedenti, amputati arti inferiori, amputati arti superiori e disabilità motorie. Quest'ultima sarà una categoria unica, all'interno della quale sono però previsti dei coefficien ti di correzione in funzione del grado di disabilità. Per le competizioni Paraclimbing, ad Arco si attendono atleti provenienti da circa una quindicina di nazioni, oltre all'Italia. Anche in questo caso Arco è una sorgente di innovazione, il che appunto non è una novità, perché la cittadina trentina si è sempre posta come capofila nel lancio di attività originali all'interno dell'universo climbing. Prima dell'evento arcense del prossimo luglio, il Paraclimbing aveva già avuto altre attestazioni sia in Italia sia nei paesi europei ma spesso senza una regolamentazione ufficiale e fissa, come quella che si è raggiunta ora. «Le risorse del territorio determinano gran parte del successo che Arco ha avuto tra gli arrampicatori - ha spiegato Albino Marchi, presidente di Arco 2011 - ma vorrei sottolineare che Arco ha creduto nell'arrampicata sportiva fin dall'inizio, e ha offerto da sempre un sostegno agli eventi e all'arrampicata in ambiente naturale». (D.P.)
(fonte: Press-IN anno III / n. 1008 - L'Adige del 03-04-2011)
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