"In assoluto e' il loro sport preferito: hanno voluto costituire una squadra chiamandola Don Bosco, che partecipa a un torneo di pallacanestro promosso dai filippini nella capitale", racconta don Carlo Russo, direttore dell'oratorio al "Borgo ragazzi don Bosco".
Ma i cestisti originari dell'arcipelago asiatico impazzano non solo a Roma, ma in tutta Italia. D'altra parte in patria la pallacanestro e' lo sport nazionale, il piu' praticato sia a livello amatoriale che professionistico. E i filippini emigrati in Italia da tempo hanno organizzato un loro campionato, disputando partite in campi regolari e con arbitraggi regolari. Tornando alla capitale, il consigliere aggiunto per gli stranieri nel II Municipio e' Alexander Malabrigo, filippino, eletto nell'autunno 2009; su 19 municipi, 9 consiglieri hanno la stessa nazionalita'. Da parte sua, sta richiedendo attrezzature sportive; in particolare, sta provando a ottenere l'affitto del campo da basket a Piazza Mancini per il livello amatoriale.
Intanto i giovani filippini del territorio giocano a basket da tempo in un impianto privato di piazza Mazzini e si autotassano per pagare l'arbitro, con una spesa di ben 6mila euro a trimestre. Malabrigo spera in un contributo del Municipio o un aiuto del volontariato.
Anche "CrossingTV", la web tv delle seconde generazioni, di recente ha seguito una partita del torneo di basket amatoriale promosso ormai da 10 anni dalla comunita' filippina residente a Bologna. Sembra particolarmente forte la squadra del quartiere San Felice. Ma altri cestisti crescono a Firenze e Milano, Brescia e Modena, anche in Sardegna.
(DIRE - Notiziario Minori - Roma, 26 apr.)
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