Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

lunedì 2 marzo 2009

Bologna. In campo i Diavoli Rossi, tra sport e integrazione

Non chiamatela squadra di calcio, perché loro amano definirsi un gruppo: sono gli operatori, utenti, familiari e volontari del Centro di salute mentale Bologna Sud, ora trasformati in polisportiva.
Non chiamatela squadra di calcio: i Diavoli Rossi amano definirsi un gruppo. E fanno bene, perché il principio che lega operatori, utenti, familiari e volontari del Centro di salute mentale Bologna Sud, infatti, non è quello dell"agonismo ma dell’integrazione sociale attraverso lo sport. Anche se da due mesi il gruppo calcistico si è trasformato in polisportiva. C’è Fabio il portiere, e poi ci sono Gino, Piero, Silvano, Candido e Frank Pettinato. Volti e storie di persone che non solo si allenano ogni mercoledì nei campi di calcio e calcetto di Casalecchio di Reno (in provincia di Bologna), ma che fanno parte del recentissimo catalogo fotografico “Nonostante la vostra cortese ospitalità…” (edizione Quinlan): un volume che indaga, per immagini, sul rapporto esistente con il disagio mentale oggi e che contiene, oltre gli scatti di Gaetano Massa sui Diavoli Rossi, anche le foto di Simone Martinetto e Simona Ghizzoni, che hanno ritratto, rispettivamente, la residenza “Platani” e gli ospiti del centro diurno “Busacchi”, e una una “Breve storia della fotografia manicomiale” di Federica Muzzarelli.
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