Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

lunedì 24 novembre 2025

Nel mondo dello sport, la violenza contro le donne non inizia all’improvviso

Si radica in squilibri che spesso passano inosservati: pressioni, linguaggi svalutanti, scarsa rappresentanza, tutele assenti. Sono dinamiche quotidiane che molte atlete riconoscono bene.

La ricerca S.I.M.O., realizzata da @antonella_bellutti con il sostegno di Soroptimist International d’Italia (https://www.soroptimist.it/public_nuovo/pdf/ricerca-progettosimo-abellutti..pdf), raccoglie oltre 800 testimonianze e mostra un dato chiaro: la discriminazione non è un episodio, ma un sistema. E quando la discriminazione diventa normale, la violenza trova spazio.

💬 Il 25 novembre ci ricorda che la violenza non vive solo nelle cronache nere.

Vive anche in ambienti in cui le disparità sembrano “tradizione”, dove chi segnala teme di non essere creduta e dove molte ragazze crescono imparando che certe cose “fanno parte dello sport”.

Cambiare questo scenario significa agire sulle condizioni che lo rendono possibile: formare allenatori e allenatrici, garantire procedure sicure, curare i linguaggi, aprire spazi di potere alle donne, ascoltare davvero chi subisce discriminazioni. È un lavoro quotidiano che riguarda tutte e tutti.

È ciò che portiamo avanti con SIC! – Sport, Integrazione, Coesione, il progetto della Uisp con UNAR e Lega Serie A (https://www.uisp.it/progetti/pagina/sicsport-integrazione-coesione-contro-le-discriminazioni-nello-sport) , attivo in 17 città italiane, che unisce formazione, attività sul campo e comunicazione attenta per costruire ambienti sportivi più giusti e più sicuri.

👉 Il 25 novembre non è una ricorrenza: è un invito per tutte e tutti ad agire.

Chi allena, chi dirige, chi gioca, chi accompagna può fare la differenza.

Riconoscere i segnali, intervenire, dare ascolto, cambiare le abitudini: per contrastare la violenza prima che accada.

(fonte: Uisp Nazionale)

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